sabato 12 giugno 2010


la vincitrice del Premio Letterario Edoardo Khilgren, Gaya Rayneri (Pulce non c'è) e Benedetta Tobagi

Letizia Moratti
che si dice amante della cultura

Marco Bellavia

gherardo colombo

Piero Fassino

Dan Harrow
vestito da City Angels

Stefano Tacconi con il figlio

Silvia Mezzanotte, cantante

Susanna Messaggio

Il Gabibbo

QUANDO DARIO FRANCESCHINI ERA SEGRETARIO DEL PD

Segretario, perché votare l'abrogazione dell'attuale legge elettorale?

«Per un motivo molto semplice: è una porcata! Ma ricordiamo che il Referendum non lo abbiamo promosso noi, nella decisione sono confluiti molti Partiti e Partitini, compresi Partiti di Destra».



Clandestini che arrivano a frotte, Cesare Battisti che proprio non riusciamo a rinchiuderlo nelle patrie galere, i giornali esteri che ridicolizzano il nostro Presidente del Consiglio... In politica estera e nel Parlamento Europeo quanto contiamo?

«Molto poco purtroppo, ma le cose devono cambiare! I Parlamentari Europei di Destra vanno e vengono, noi invece sceglieremo Parlamentari seri, che svolgeranno il loro dovere per 5 anni».





Si parla continuamente di innalzare l'età pensionabile, anche delle donne, che svolgono un doppio lavoro fuori e dentro casa. Ma i Parlamentari dopo una sola legislatura prendono pensioni d'oro, che un operaio si sogna dopo 40 anni di contributi. Secondo Lei per ridimensionare i privilegi dei Parlamentari si è fatto veramente qualcosa o fa troppo comodo che la situazione resti com'è..?

«Abbiamo già preso qualche provvedimento: ci siamo abbassati gli stipendi lo scorso anno».





L'Italia è ancora una Repubblica fondata sul lavoro? Se non ha più significato il primo articolo della Carta Costituzionale, cosa ci rimane?

«Noi abbiamo proposto un assegno per i precari e i disoccupati. Il Governo ha risposto che i soldi non ci sono? E' una bugia. Ci sono, eccome».

Valentina Simona Bufano

INTERVISTA AI PALI E DISPARI

Non ritenete che Capsula e Nucleo siano personaggi diseducativi?
"No, perché non sono la rappresentazione del bullismo. Il bullismo esiste a prescindere dai personaggi che un comico propone. E' demenza diffusa di ragazzi che ‘si annoiano’".

Posso chiedervi se avete mai fatto uso di droghe?
"Se intendi cocaina, mai! Quando eravamo giovani abbiamo fumato la maryuana, ma adesso non lo facciamo più. Ai tempi era un modo per socializzare, magari al mare davanti a un falò".

Si dice sempre che "ai tempi era normale", ma se scopriste che è vostro figlio a fare uso di droghe leggere?
"Beh, sarebbe meglio di no. Ne discuteremmo...".

. Sarebbe bello ascoltare l'opinione di due comici a proposito di un problema molto serio come la mafiaù
. "Beh, è una piaga sociale che sta dappertutto e va assolutamente combattuta; ma fino a che la gente si ostinerà a negare il fenomeno mafioso, sarà più difficile. E' come il corridore che vorrebbe tanto correre, ma resta al punto di partenza".

Avete raggiunto il successo, ma quanta gavetta avete fatto?
"Abbiamo cominciato a 21 anni. Abbiamo avuto la fortuna di godere di molta visibilità grazie alla televisione, ma la vera gavetta si fa a teatro, si fa a contatto con il pubblico e noi ci esibiamo dal vivo da più di 10 anni." .

Valentina Bufano

INTERVISTA A FRANCESCO BACCINI

Lo incontriamo nel giorno del suo quarantottesimo compleanno. Vestito di scuro, occhiali per correggere l'astigmatismo, Francesco Baccini è felice, perché il suo Fan Club gli ha preparato una torta golosa e coloratissima che mette proprio allegria. Baccini parla del film girato insieme ad Andrea PinkettS. “Avevo già lavorato con lui in ‘Orcoloco’, spettacolo che abbiamo scritto insieme. E ci siamo ritrovati sul set; una bella sorpresa. Il mio ultimo album, una raccolta, è uscito dopo l'ultimo Sanremo, ma ora sto pensando a un nuovo lavoro. Aspetto l'ispirazione divina!”. Prima però c'è il film da promuovere. Presentato al Giffoni Film Festival e prodotto dall'Associazione Culturale Cabiria, “Zoe” parla di una bambina smarrita in un bosco durante un rastrellamento nazista. Baccini interpreta il personaggio principale, un partigiano che aiuta la bimba a ritrovare il padre. E' orgoglioso della sua prova d'attore, che non dava per scontata. In realtà non ci pensava proprio a recitare, ma un giorno il regista Giuseppe Varlotta (anche autore del soggetto) gli ha detto: “Tu sei perfetto per la parte. Voglio te”. Il noto cantautore aveva già tentato qualcosa di diverso pubblicando nel '95 un'autobiografia con fotografie nelle quali compariva senza veli. Il cantante-attore non vuole per sé tutti gli onori: “La piccola protagonista Monica Mana ha 9 anni ed è stata ‘trovata per strada’ dal regista, al suo primo lungometraggio. E abbiamo scoperto che è bravissima, tanto che ha vinto il premio come miglior interprete femminile al Salento International Film Festival”. A proposito di premi: cosa si prova a vincere il Premio Tenco? “Beh, è l'Università della canzone. E' stata una soddisfazione duettare con grandi come De Andrè”. “Cielo di Milano” è invece una canzone di Baccini che uscirà in tutta Europa interpretata in inglese da una cantante tedesca e dal cantante dei Toto, gruppo storico. “Potrei proporla come sigla dell'Expò...”. Un genovese omaggia la capitale morale.
Valentina Bufano

7 POETI tREZZANESI

e, cONCARDI, a. pANETTA, m. rESTELLI, v. bUFANO n. tEDESCHI, w. mONETA, a. vACCARO

7 Poeti Trezzanesi è un'antologia di poeti edita dalla Montedit

Enzo Concardi ha spiegato che le sue liriche sono ispirate dal film del regista giapponese Akira Kurosawa, “Sogni”.
Valentina Bufano, ideatrice dell'antologia, ha spiegato la necessità di acquistare i libri di poesia, per non far morire un genere letterario che ha estimatori in tutto il mondo. Marcello Restelli porta il buonumore con i suoi versi in dialetto milanese, ad esempio con lo scritto dedicato al suo gatto.
L'onorevole Nadir Tedeschi approda con questa raccolta di autori trezzanesi al “professionismo” dopo alcuni libretti di eccellente qualità, ma scarsamente diffusi. La qualità del suo scrivere è garantita dallo stesso Vaccaro, che ha dimostrato di apprezzare moltissimo ogni autore coinvolto nel progetto.
Alfredo Panettascrive in dialetto calabrese, confessando di avere difficoltà nell'esprimere i propri sentimenti utilizzando la lingua italiana. Tra i lavori pubblicati, si riconosce “Partigiano Rosetta”, con cui Panetta ha vinto il premio “Città di Trezzano”.
Adam Vaccaro parla dell'adiacenza, intesa come “avvicinarsi ma mantenendo le distanze”. Vaccaro fa la sua parte per tenere in vita l'arte poetica, anche grazie all'Associazione da lui fondata: Milanocosa.
Walter Moneta è cantore in versi attraverso un milanese puro.
La copertina del libro, dell'artista Fabio Sardo, raffigura una penna che disegna le nuvole in cielo.

INTERVISTA ALLA SCIENZIATA PATRIZIA CARAVEO

Patrizia Caraveo è vincitrice del prestigioso premio Nazionale del Presidente della Repubblica, bandito ogni anno dall'Accademia Nazionale dei Lincei, edizione 2009: Patrizia Caraveo, dirigente di Ricerca dell'Inaf presso l'Istituto di Astrofisica Spaziale e Fisica Cosmica di Milano.
La suacarriera scientifica è incentrata sullo studio delle stelle di neutroni nelle varie bande di radiazione elettromagnetica, dall'ottico fino ai raggi gamma e accompagnato da oltre 140 lavori pubblicati sulle più quotate riviste internazionali.
La dott.ssa Caraveo ha identificato "Geminga", una intensa sorgente di raggi gamma di natura sconosciuta scoperta nel 1975, classificata come pulsar.Di cosa si sta occupando in questi giorni?“In questo momento sono responsabile dello sfruttamento dati di una missione della Nasa intitolata a Enrico Fermi, missione che vede l'Italia tra i protagonisti, e del sito dell'agenzia spaziale italiana per l'uscita di due importanti lavori sui pulsar”.

Dottoressa, cos'è un pulsar?
“E' una stella di neutroni. Straordinari laboratori per studiare la fisica molto estrema, effettuando test che sulla terra non sono possibili. Sono soggetti molto, molto interessanti”.
Qualcuno potrebbe obbiettare che sia ingiusto spendere denaro per questo tipo di studi...
“E io replico che questi studi sono molto utili, invece. Si capisce come ottimizzare i consumi di energia e si inventano oggetti come i chip inseriti nelle nostre macchine fotografiche. Le foto digitali sono state ideate dagli scienziati e copiate dall'industria”.
E' difficile fare carriera come scienziato?
“C'è carenza di posti, di concorsi per l'avanzamento. Un ricercatore guadagna 1.800 euro, un dottorando 800, netti eh! Si può giungere faticosamente al terzo livello come professore ordinario o dirigente di ricerca. Il Nobel? Ci si arriva a 70 anni, magari dopo 30 anni di lavoro... O anche piuttosto in fretta, ma sempre in età avanzata”.
Lei crede negli extraterrestri?
“Ritengo che ci siano possibilità di vita su altri pianeti, diciamo così. A certe condizioni: presenza di acqua, di atmosfera, di campo magnetico”.
Cosa succederebbe se una cometa sfiorasse la Terra?
“Assolutamente nulla! E comunque accade in continuazione. Un meteorite così grande da mettere in pericolo la Terra dovrebbe essere enorme,praticamente quanto un pianeta. Impossibile”.
Sono possibili i viaggi nel tempo?
“Studiare le stelle è come un viaggio nel tempo. Quando fissiamo una stella, quella stella è già morta, mettiamo 3 anni fa, la sua luce ci ha messo tre anni ad arrivare a noi ‘viaggiando nel tempo’. E' come trovare un fossile”.
Valentina Bufano

UNA DICHIARAZIONE DEL GIUDICE NOBILI

"La presenza della 'ndrangheta non è mai cessata nel territorio del Sudovest milanese, Io me ne sono occupato nel 92-93 quando è cominciata la Faida di San Luca. Ora alla Terza generazione i cognomi sono sempre quelli (Papalia, Barbaro...). Di diverso questi discendenti hanno un basso tasso di violenza, con l'abbandono delle stragi. La politica mafiosa moderna è tesa al silenzio, più subdola"

Più giustizia e meno diritto nell’università che ha laureato Alfano

Gabrio Forte, docente di Diritto Penale all'Università Cattolica, mi ha concesso un’intervista esclusiva.
Professore, avrà seguito la vicenda delle scuole serali. Cosa ne pensa?
“Se si riferisce al Liceo Ghandi di Milano, qualcosa ho seguito. Se non sbaglio il Tar ha dato ragione a professori e studenti e questo è di buon auspicio. Certo per il ricorso al Consiglio di Stato ci vuole tempo”.
Tra i fatti di attualità che hanno “colpito” la giustizia italiana ne estrapoliamo alcuni: cominciamo con il caso Battisti.
“Per definirlo ‘rifugiato politico’ bisognerebbe che fosse perseguitato da un regime totalitario, magari senza processi. Ma i reati dei quali è accusato sono reati comuni, l'omicidio e l'evasione, non politici. E' il movente ad essere politico. Per ‘politico’ ormai si intende qualunque cosa; definire così un argomento è un modo facile per politicizzarlo. Si tratta di un modo di fare tipico dei regimi totalitari. ‘Politico’ dovrebbe essere solamente un discorso che tratti dei problemi della Politica. Se bevo un caffè, commetto un atto politico, considerato che il caffè è coltivato sfruttando i lavoratori delle piantagioni?”
Crocifisso sì o crocifisso no (nelle aule scolastiche e negli uffici pubblici)?
“In uno Stato laico la risposta dovrebbe essere no, ma sarebbe il caso di non estremizzare il problema, in modo da non acuire i contrasti sociali. Da ambo le parti occorrerebbe maggiore tolleranza”.
Brevemente, parliamo di riforma della giustizia, mettendo nella stessa domanda Lodo Alfano, processo breve, separazione delle carriere, fiducia?
“Tanto la risposta è la stessa: ne penso tutto il male possibile. Sono d'accordo con la Corte Costituzionale per quanto riguarda il Lodo e sono indignato per gli attacchi alla Magistratura. Per la cronaca la nostra facoltà ha laureato Alfano. Cosa gli abbiano insegnato non lo so, io non c'ero. Dovremmo insegnare più Giustizia e meno Diritto. Quanto si può andare avanti a governare mettendo sempre la fiducia? Io faccio affidamento su Fini...O sulla biologia! Una cosa tremenda la privatizzazione dell'acqua. La riforma è tremenda, lo sanno tutti che è così. Sono aiuti per Berlusconi. Come si fa a definire il Times un giornale comunista ed eversivo? Ha scritto un concetto condivisibile: la situazione della giustizia italiana sembra ‘La fattoria degli animali’. La legge è uguale per tutti ma per alcuni più che per gli altri. I clandestini vengono accusati di tutti i reati più terribili. Il processo breve porterà al collasso tutto il sistema. Mi viene in mente una battuta della Littizzetto: se il concetto fosse applicato alla sanità, poni che ti mettono in lista d'attesa per un'operazione e dopo un certo periodo, anche se ancora non sei stato operato, sei guarito. Non dimentichiamo però che la sinistra non si è occupata, come invece avrebbe dovuto, del conflitto d'interessi e D'Alema ha sdoganato Berlusconi con la Bicamerale”.

Valentina Bufano

VIOLENZA DOMESTICA, STUPRO, STALKING

Anzitutto è importantissimo raccontare gli abusi a parenti, amici, il medico di famiglia. Non bisogna lavarsi dopo una violenza sessuale, né cancellare sms o mail “malate”, che costituiscono, se conservate, una prova schiacciante. Attenzione: senza prove la donna non necessariamente viene creduta.
Se tuo marito o il tuo fidanzato ti picchia, è meglio lasciarlo. Infatti è molto improbabile che si riesca a cambiare la sua personalità “facendolo diventare buono”. Se ha picchiato una volta, lo farà ancora.
La violenza sessuale è una azione immonda che lascia sulla donna segni evidenti, fisici e psicologici. Gli organi interni possono essere lesi gravemente dall'atto non voluto, tanto da impedire in futuro a una donna di restare incinta. Le ferite psicologiche poi possono condurre addirittura al suicidio, ma anche all'abuso di alcool e droghe. 149 milioni di donne al mondo hanno subito uno stupro.

Lo stalking è la persecuzione che avviene mediante reiterati tentativi di comunicazione verbale e scritta, appostamenti ed intrusioni nella vita privata. La reclusione per tale reato va dai 6 mesi ai 4 anni. La querela può avvenire entro 6 mesi e sono permesse nelle indagini le intercettazioni telefoniche. I consigli degli esperti sono di dichiarare alla persona troppo insistente che non si ha alcuna intenzione di avere a che fare con lei e rispondere sempre alle telefonate, lasciando parlare il molestatore senza ascoltarlo. Così facendo infatti la telefonata sarà registrata sui tabulati telefonici. Ricordarsi di segnare giorno e ora della telefonata.
Valentina Bufano

LE DONNE NEI CAMPI DI STERMINIO

Daniela Padoan, scrittrice e traduttrice che ha collaborato con Il Manifesto, Nel 2006 ha realizzato in Argentina il documentario “Le Madri di Plaza De Mayo”. Nel Giorno della Memoria 2007 Rai Tre ha trasmesso il suo documentario “Come una rana d'inverno”. Nel 2008 ha realizzato il documentario “Dalle leggi razziali alla Shoah”, con le testimonianze di Goti Bauer, Liliana Segre, Ferruccio D'Angeli e Cesare Finzi, andato in onda per La Grande Storia di Rai Tre. Una rana d’inverno: una immagine forte. D'inverno le rane vanno in letargo, rallentano le funzioni vitali e sono inerti. Le donne subirono un destino forse peggiore rispetto agli uomini. Sicuramente i Nazisti provavano un astio particolare nei confronti di coloro che erano considerate le generatrici di un popolo odioso. Nei Lager si veniva spesso spogliati completamente; se per un uomo era motivo di vergogna, per una donna, nuda davanti a un uomo, lo era di più. La fame e gli sforzi fisici che riducevano tutti i prigionieri a scheletri rasati fino a privarli delle sembianze, fino a divenire tutti uguali, provocavano in una donna un malessere più acuto, giacché la vanità femminile moriva. Le donne incinte erano costrette ad abortire, operazione terribile in condizioni normali, ma ancor di più tra le mani di un medico che ti tratta come un oggetto. I neonati vivi erano usati per esperimenti indicibili. Le donne che si rifiutavano di lasciare i figli ne seguivano il destino nelle camere a gas (circa il 60 per cento moriva così, le altre avevano una aspettativa di vita di 3 mesi); quelle più belle erano costrette a prostituirsi. Avveniva addirittura che molte si offrissero volontarie per questa attività umiliante, dato che i locali dentro i quali si svolgeva erano riscaldati. C’erano donne torturate in operazioni chirurgiche a mente serena. Una donna subiva ancora maltrattamenti psicologici quando tornava a casa. Una non vergine era guardata con disprezzo. Quelle che tornavano vive dai capi subivano l’onta del sospetto, che si fossero prostituite o che avessero fatto le kapò. Le donne che tentavano di raccontare le sevizie subite non erano credute o semplicemente la gente preferiva non ascoltare. Per finire, come racconta Lialiana Segre nel documentario che è stato mostrato, anche chi proveniva da una famiglia ricca e aveva ricevuto un’educazione raffinata, faticava a rientrare nel nucleo familiare, perché gli anni di prigionia avevano insegnato loro la sopravvivenza e la sopravvivenza non contempla lo stare a tavola composte, o cambiarsi d’abito più volte al giorno. Le rane d’inverno. Per primo Levi, con questo verso straordinario, si è occupato della condizione femminile nei Lager.
Valentina Bufano
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LA SCUOLA RIFORMATA IN CONTINUAZIONE E GLI STUDENTI RESTANO IGNORANTI

La riforma “epocale” non modernizza il programma di storia

CORSICO - Si tratta di una riforma epocale. Secondo Berlusconi. Secondo la Gelmini. Poco importa che gli insegnanti non siano d’accordo. La Riforma partirà dall'anno scolastico 2010-2011. Prevede una razionalizzazione degli indirizzi di studio, cioè tagli; un potenziamento dell'insegnamento della matematica e delle lingue straniere, cioè più ore, senza garantire però una maggiore qualità dell’insegnamento. Quando la riforma è stata presentata dal Governo, le scuole non hanno ricevuto notizia alcuna sui contenuti. Forse perché non ci sono contenuti da diffondere. Chi la difende, sostiene che questa riforma farà avvicinare Scuola e Lavoro. Eppure le ore di laboratorio, quelle dove si impara la pratica e quindi a “sporcarsi le mani”, a lavorare, saranno diminuite, anche negli Istituti Tecnici. Inutile chiedere alla Gelmini o a Berlusconi cosa pensino della Riforma scolastica. Ti risponderanno che non hanno mai visto nulla di più “epocale” in vita loro. La Riforma Epocale preparerà i nostri Ragazzi al futuro? O al presente? O al passato? Bande di ragazzi che inneggiano al nazifascismo sono per l’appunto nell’età giusta per impartire loro insegnamenti su quanto accadde in Italia nel Ventennio fascista… O nei campi di concentramento. "Mussolini? Non ha mai ammazzato nessuno. Al massimo mandava la gente a fare vacanza al confino": queste sono le parole del Presidente del Consiglio, promotore di questa immortale riforma. L’opinione del segretario dell’Anpi corsichese, Maurizio Graffeo, è lapidaria: “Riformare il programma di storia, creare un programma di storia moderna, dal Risorgimento ad oggi, in modo da approfondire la storia d’Italia, le Guerre Mondiali con le loro tragedie, la nascita della Costituzione, è auspicabile. Abbiamo scritto lettere su lettere, noi dell’Associazione Nazionale Partigiani, inviate a Roma. Si tratterebbe, quella per davvero, di una decisione politica epocale. Ma è evidente che questa volontà non esiste e non ci ha pensato nemmeno il centrosinistra”. Ricordiamo che proprio a Corsico nel 2008 l’Anpi e le autorità cittadine si ribellarono a causa di uno striscione nazifascista, opera di anonimi. “Proprio in questo periodo nel quale si tenta di far tornare indietro la storia a 60 anni fa, sarebbe opportuno riflettere sull’opportunità di riformare i programmi scolastici, in particolare quello di Storia”. Poi, ci sarebbe la geografia. Ma questa è un’altra storia.

Valentina Bufano (qrticolo del 10 marzo)

LA CULTURA SI FA CON I FATTI NON CON LE PAROLE

MILANO - Il Giorno della memoria delle vittime del terrorismo è una ricorrenza istituita con legge 4 maggio 2007, celebrata il 9 maggio perché in questo giorno, nel 1978, fu ucciso Aldo Moro. Sabato 8 maggio a palazzo Marino anche il sindaco Letizia Moratti è intervenuto per le celebrazioni.
Tra il numeroso pubblico accorso siedevano il maresciallo Luigi Guerci e la benemerita Giudy Maino dell’Associazione Nazionale Carabinieri. «L’Arma ha dato molto per la lotta al terrorismo. Noi abbiamo conosciuto Aldo Moro, Alessandrini, Calabresi. Quando ritrovarono il corpo senza vita di Aldo Moro, eravamo sconcertati. Evidentemente alcune persone non hanno proprio umanità».
Nadir Tedeschi era seduto in prima fila. L’Onorevole Tedeschi è una vittima di quegli anni, ferito gravemente a un piede. Ecco il racconto di una vittima dell’agguato nel quale venne ferito anche Tedeschi: “Il 1 aprile del 1980, mentre assistevo ad una conferenza tenuta dall'on. Nadir Tedeschi in una sezione periferica della Dc a Milano, un gruppo di quattro "brigatisti rossi", appartenenti alla colonna Walter Alasia, fece irruzione con le pistole. Dopo essere stato depredato del portafoglio, fui messo al muro con gli altri tre amici scelti tra il pubblico. Quattro colpi; una pallottola trapassò la gamba sinistra, tre la gamba destra. Gli altri terroristi scaricarono le loro pistole contro Eros Robbiani, Emilio De Buono e Nadir Tedeschi”.
Ecco un riassunto del discorso del Primo Cittadino: «In quegli anni devastanti e violenti. furono sacrificate vite umane nel compimento di un progetto eversivo, figlio di un’ideologia contorta, condita da odio cieco, disumano. Non è permesso alcun revisionismo storico!E’ necessario educare le nuove generazioni al rispetto per la Vita, attraverso la memoria storica e la cultura. Solo con la Cultura si può parlare al cuore della gente».
Peccato che proprio la Giunta Moratti abbia “gambizzato” le scuole civiche.
Gli studenti del Liceo serale Gandhi erano in giuria al premio opera prima E. Kihlgren. In finale, Benedetta Tobagi con il libro “Come mi batte forte il tuo cuore”, la storia del padre Walter, giornalista assassinato da un gruppo terrorista di estrema sinistra.

Valentina Bufano

Cosa la Moratti ha fatto al Civico Lieco serale Ghandi

Le scuole civiche. Una realtà da 20mila studenti e 1000 docenti. Uno di quegli studenti è ora un ballerino di fama mondiale. Si chiama Roberto Bolle. Secondo il Comune di Milano ormai la scuola era diventata uno spreco di denaro pubblico. http://www.youtube.com/watch?v=6Ysowk9F4iU In questo video su You Tube abbiamo Paolo Andrea Gradnik, presidente del gruppo Lista Moratti al Comune di Milano. Gradnik afferma che quella di chiudere le scuole civiche è stata una decisione difficile presa per il bene della comunità. La sua tesi è che esistevano classi con meno di 10 allievi e ogni allievo costava al Comune di Milano 10mila euro. Troppi. “Sono soldi dei cittadini”, dichiara. Aveva suscitato notevole interesse la performances del primo cittadino milanese, "Lincoln Portrait" interpretato in lingua originale. Un gruppo di ragazzi ha speso il denaro necessario per entrare al Teatro Dal Verme, hanno aspettato che la Moratti cominciasse, ispirata, il suo pezzo e si sono improvvisamente alzati dai loro posti, urlando contro di lei: “E’ una vergogna chiudere l’unico liceo serale d’Italia. Perché non possiamo studiare?”. Esiste un video su You Tube, in tre versioni. Questo è uno dei migliori: http://www.youtube.com/watch?v=H8JGxySgonU Era il 24 settembre 2010. Dopo lo spettacolo Letizia Moratti e il direttore d’orchestra hanno commentato l’accaduto. Dice lui: “Noi siamo professionisti. La musica e l’arte devono trionfare su tutto!”. Afferma lei: “Le contestazioni ci stanno nella Democrazia. Contestavano su una scuola che viene chiusa perché non ci sono allievi. Costa soltanto, non dà nessun beneficio. Con quello che recuperiamo riusciamo a mettere fondi per altre scuole”. Conclude lui: “Sarebbe stato un grandissimo sbaglio rispondere a queste persone”. Spiega lei: “Stiamo riorganizzando le scuole civiche per avere un ritorno in termini di rapporto tra costi e benefici”. Oltre a Beppe Grillo altri personaggi del mondo dello spettacolo e della cultura hanno difeso la causa del liceo serale: il critico d’arte Philippe Daverio, l’avvocato Umberto Ambrosoli, Roberto Bolle, il ballerino che ha frequentato proprio il Ghandi. http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/2009/09/20/appello-della-star-della-danza-milano.html qui possiamo leggere l’intervista di Carlo Annovazzi a Bolle. D.: L' assessore Moioli dice che non si possono tenere aperte le scuole «per pochi studenti». Che ne pensa? È giusto, in questo caso, ridurre tutto a costi e ricavi? R.: «No. Non lo trovo giusto in generale quando si parla di un servizio pubblico, come deve esserlo una televisione di qualità, per esempio. Soprattutto è inaccettabile quando si parla di scuola, cioè dello strumento fondamentale per l' istruzione, la crescita e la formazione dell' individuo e quindi della società intera». http://milano.repubblica.it/dettaglio/ambrosoli-sui-banchi-di-quella-scuola/1779075 questa è l’intervista del 15 novembre 2009 ad Umberto Ambrosoli, a firma Carlo Brambilla. “Una grande esperienza formativa soprattutto dal punto di vista umano. Ho conosciuto lì persone straordinarie che non dimenticherò mai. Credo che una città come Milano, che ha l’etica del lavoro nel suo dna, non possa non tenere viva un’esperienza culturale tanto importante”. http://www.milanocronaca.it/news-scuola-non-scendiamo---dal-tetto-del-gandhi_31425.html, Questo articolo di Antonio Nasso riporta dichiarazioni di Vittorio Agnoletto: «Ieri i miei colleghi parlamentari europei tedeschi della Die Linke, hanno presentato su mia richiesta un’interrogazione urgente alla Commissione europea, per vedere tutelato il diritto allo stu¬dio garantito anche dalla nuova Costituzione europea e cioè dal trattato di Lisbona - ha detto Vittorio Agnoletto, ex parlamentare europeo indipendente per il Prc - Attraverso la chiusura del Gandhi, infatti, l’amministrazione comunale vuole fare una battaglia di principio contro il diritto allo studio. L’atteggiamento del Comune di Milano è moralmente vergognoso. Se la prende con i più deboli tra i deboli, impedisce di studiare agli studenti lavoratori. Una nazione che non garantisce il diritto allo studio ruba il futuro ai propri cittadini» Il Tar ha sempre dato ragione ai 19 ricorrenti, che si sono rivolti a un avvocato, con i disagi finanziari che si possono immaginare, chiedendo la riapertura delle classi soppresse e sperando in un risarcimento. Su il Corriere della Sera del 24 ottobre 2009 http://archiviostorico.corriere.it/2009/ottobre/24/Tar_accoglie_ricorso_degli_studenti_co_7_091024014.shtml Il Tar accoglie il ricorso degli studenti del Ghandi “Il Tar della Lombardia ha accolto il ricorso degli studenti del liceo civico serale Gandhi, ordinando la sospensiva, fino all' udienza prevista tra qualche mese, della determina del 3 agosto scorso del Comune, che prevede la chiusura della gran parte delle classi dell' istituto di piazza XXV Aprile. L' assessore alle Politiche sociali Mariolina Moioli, però, non si scompone: «Noi andiamo avanti così, poi vedremo. Di segno opposto il commento di David Gentili, consigliere comunale del Pd: «Spiace che il diritto allo studio venga sancito da una sentenza del Tar». Gli studenti del Gandhi, protagonisti di una vivace protesta, hanno visto le 20 classi, divise in quattro indirizzi ridotte a solo due all' inizio dell' anno scolastico”.