Lo incontriamo nel giorno del suo quarantottesimo compleanno. Vestito di scuro, occhiali per correggere l'astigmatismo, Francesco Baccini è felice, perché il suo Fan Club gli ha preparato una torta golosa e coloratissima che mette proprio allegria. Baccini parla del film girato insieme ad Andrea PinkettS. “Avevo già lavorato con lui in ‘Orcoloco’, spettacolo che abbiamo scritto insieme. E ci siamo ritrovati sul set; una bella sorpresa. Il mio ultimo album, una raccolta, è uscito dopo l'ultimo Sanremo, ma ora sto pensando a un nuovo lavoro. Aspetto l'ispirazione divina!”. Prima però c'è il film da promuovere. Presentato al Giffoni Film Festival e prodotto dall'Associazione Culturale Cabiria, “Zoe” parla di una bambina smarrita in un bosco durante un rastrellamento nazista. Baccini interpreta il personaggio principale, un partigiano che aiuta la bimba a ritrovare il padre. E' orgoglioso della sua prova d'attore, che non dava per scontata. In realtà non ci pensava proprio a recitare, ma un giorno il regista Giuseppe Varlotta (anche autore del soggetto) gli ha detto: “Tu sei perfetto per la parte. Voglio te”. Il noto cantautore aveva già tentato qualcosa di diverso pubblicando nel '95 un'autobiografia con fotografie nelle quali compariva senza veli. Il cantante-attore non vuole per sé tutti gli onori: “La piccola protagonista Monica Mana ha 9 anni ed è stata ‘trovata per strada’ dal regista, al suo primo lungometraggio. E abbiamo scoperto che è bravissima, tanto che ha vinto il premio come miglior interprete femminile al Salento International Film Festival”. A proposito di premi: cosa si prova a vincere il Premio Tenco? “Beh, è l'Università della canzone. E' stata una soddisfazione duettare con grandi come De Andrè”. “Cielo di Milano” è invece una canzone di Baccini che uscirà in tutta Europa interpretata in inglese da una cantante tedesca e dal cantante dei Toto, gruppo storico. “Potrei proporla come sigla dell'Expò...”. Un genovese omaggia la capitale morale.
Valentina Bufano
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