Anzitutto è importantissimo raccontare gli abusi a parenti, amici, il medico di famiglia. Non bisogna lavarsi dopo una violenza sessuale, né cancellare sms o mail “malate”, che costituiscono, se conservate, una prova schiacciante. Attenzione: senza prove la donna non necessariamente viene creduta.
Se tuo marito o il tuo fidanzato ti picchia, è meglio lasciarlo. Infatti è molto improbabile che si riesca a cambiare la sua personalità “facendolo diventare buono”. Se ha picchiato una volta, lo farà ancora.
La violenza sessuale è una azione immonda che lascia sulla donna segni evidenti, fisici e psicologici. Gli organi interni possono essere lesi gravemente dall'atto non voluto, tanto da impedire in futuro a una donna di restare incinta. Le ferite psicologiche poi possono condurre addirittura al suicidio, ma anche all'abuso di alcool e droghe. 149 milioni di donne al mondo hanno subito uno stupro.
Lo stalking è la persecuzione che avviene mediante reiterati tentativi di comunicazione verbale e scritta, appostamenti ed intrusioni nella vita privata. La reclusione per tale reato va dai 6 mesi ai 4 anni. La querela può avvenire entro 6 mesi e sono permesse nelle indagini le intercettazioni telefoniche. I consigli degli esperti sono di dichiarare alla persona troppo insistente che non si ha alcuna intenzione di avere a che fare con lei e rispondere sempre alle telefonate, lasciando parlare il molestatore senza ascoltarlo. Così facendo infatti la telefonata sarà registrata sui tabulati telefonici. Ricordarsi di segnare giorno e ora della telefonata.
Valentina Bufano
Nessun commento:
Posta un commento